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Formazione

La proposta formativa di Servizi Iimpresa è stata adeguata alle recenti norme in materia; all’art. 37, del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e dagli Accordi del 21 dicembre 2011 e del 22 febbraio 2012, Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.

Al fine di ottemperare al disposto legislativo in maniera coerente e ottimizzare l’azione formativa, Il progetto formativo verrà redatto in modo da tener conto della formazione pregressa svolta da ogni lavoratore.

Il quadro normativo recentemente ridisegnato dagli Accordi sopra citati identifica alcuni precisi requisiti che devono caratterizzare la formazione dei lavoratori ed in particolare pone l’attenzione sulla “adeguatezza” del percorso formativo, intendendo riferirsi sia alla scelta di contentuti idonei ed aderenti alla realtà aziendale, sia alla comprensibilità della lingua utilizzata durante la lezione; il comma 13 di tale articolo prescrive infatti che il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le conoscenze e competenze necessarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Precisa inoltre che ove la formazione riguardi lavoratori immigrati, essa deve avvenire previa verifica, da parte del Datore di Lavoro, della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo.

Vengono poi fornite ulteriori indicazioni operative in merito al momento in cui deve essere organizzata la formazione, identificando quali momenti critici la costituzione del rapporto di lavoro (o l’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro), il trasferimento o cambiamento di mansioni ed infine l’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. Viene poi prescritto che la formazione dei lavoratori venga ripetuta sia periodicamente, con cadenza generalemnet quinquennale, sia in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.

Tutto ciò premesso, considerata la necessità di provvedere alla massima diffusione delle notizie concernenti la sicurezza nell’unità operativa nonché al fine di uniformare, ed aggiornare, la formazione specifica di tutti gli operatori coinvolti, a qualunque titolo, in operazioni comportanti rischi residui per la sicurezza e la salute, saranno pianificati ed organizzati appositi incontri di formazione.

Tali incontri saranno tenuti da nostro personale e si svolgeranno mediante la proiezione di slide, spiegate ed illustrate dal docente, e contestuale consegna, ad ogni partecipante, di apposita dispensa che riproduce i contenuti delle slide proiettate.

Gli incontri prevederanno un test di ingresso, finalizzato ad identificare le conoscenze sull’argomento specifico che fanno già parte del bagaglio culturale personale di ogni partecipante, e si concluderanno con un test di verifica dell’apprendimento, che verrà corretto immediatamente in aula, in modo tale da ottimizzare l’efficacia dell’insegnamento impartito. Dal confronto, opportunamente ragionato e filtrato, fra i due test sarà possibile ottenere un riscontro sulla efficacia del percorso formativo.

Per ogni incontro verrà redatto apposito verbale di formazione, riportante le firme dei lavoratori presenti e gli argomenti trattati.

È possibile inoltre, dove previsto dall’accordo, e conformemente allo stesso effettuare formazione con modalità e-learning.

Per questo motivo, Servizi Impresa ha acquistato e mantine una piattaforma e-lerning dove è possibile effettuare formazione, rispettando precisi standard e conformemente a quanto disposto dalla legislazione vigente.

Di seguito vengono illustrati alcuni dei i corsi effettuati da Servizi Impresa, con i relativi contenuti e tempistiche previste.

Altri corsi specifici, come ad esempio DPI di III^ categoria – PES – PAV – aggiornamenti triennali e quinquennali – per i quali è necessario fare delle valutazioni preliminari, possono essere richiesti contattandoci direttamente.

Titolo: Corso per tutti i lavoratori – formazione GENERALE ex Accordo 26 gennaio 2011 – Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato e le Regioni

Scopo: Il Corso si propone di spiegare le linee principali evidenziate dal D.Lgs. 81/2008 Testo Unico in materia di prevenzione infortuni e sicurezza sul lavoro, chiarendo i concetti di base con riguardo alle problematiche di interesse generale legate alle fonti di pericolo, ai relativi rischi ed alle misure di prevenzione e protezione.

Destinatari: Tutti i lavoratori

Argomenti trattati:

ORE

  • concetti di rischio
  • danno
  • prevenzione
  • protezione
  • organizzazione della prevenzione aziendale
  • diritti, doveri, sanzioni per i vari soggetti aziendali
  • organi di vigilanza, controllo e assistenza

4

TOTALE

4

Titolo: Corso lavoratore – formazione SPECIFICA ex Accordo 26 gennaio 2011 – Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato e le Regioni – UFFICI

Scopo: Il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: I lavoratori addetti alle mansioni con rischio specifico.

Argomenti trattati:

ORE

  • videoterminali

2

  • stress lavoro-correlato

0,5

  • emergenze

1,5

TOTALE

4

Titolo: Corso per tutti i lavoratori – formazione SPECIFICA ex Accordo 26 gennaio 2011 – Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato e le Regioni – PRODUZIONE / ADDETTI

Scopo: Il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: I lavoratori addetti alle mansioni con rischio specifico.

Argomenti trattati:

ORE

  • rischi infortuni

 

  • meccanici generali

 

  • elettrici generali

 

  • macchine

 

  • attrezzature

 

  • cadute dall’alto

 

  • rischi da esplosione

 

  • rischi chimici

 

  • nebbie – oli – fumi – vaporti – polveri

 

  • etichettatura

 

  • rischi cancerogeni

 

  • rischi biologici

 

  • rischi fisici

 

  • rumore

 

  • vibrazione

 

  • radiazioni

 

  • microclima e illuminazione

 

  • videoterminali

 

  • DPI organizzazione del lavoro

 

  • ambienti di lavoro

 

  • stress lavoro-correlato

 

  • movimentazione manuale carichi

 

  • movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto)

 

  • segnaletica

 

  • emergenze

 

  • le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico

 

  • procedure esodo e incendi

 

  • procedure organizzative per il primo soccorso

 

  • incidenti e infortuni mancati

 

  • altri rischi

 

DURATA TOTALE

4 / 8 / 12

Titolo: Preposto (corso ex art. 37 comma 7 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scopo: Il Corso si propone di illustrare ai lavoratori che si trovano a ricoprire, anche de facto, il ruolo di preposti, l’ambito delle rispettive responsabilità e funzioni.

Destinatari: Tutti coloro che, anche di mero fatto, svolgono il ruolo di preposto.

Argomenti trattati:

ORE

  • principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi, responsabilità;
  • relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione;
  • definizione e individuazione dei fattori di rischio;
  • incidenti e infortuni mancati.

4

  • tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri;
  • valutazione dei rischi dell’azienda, con particolare riferimento al contesto in cui il preposto opera;
  • individuazione misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;
  • modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e di uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione.

4

DURATA TOTALE

8

Titolo: Dirigente (corso ex art. 37 comma 7 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scopo: Il Corso si propone di illustrare ai dirigenti che si trovano a ricoprire, anche de facto, il ruolo di dirigenti, l’ambito delle rispettive responsabilità e funzioni.

Destinatari: Tutti coloro che, anche di mero fatto, svolgono il ruolo di dirigente.

Argomenti trattati:

ORE

GIURIDICO – NORMATIVO:

  • sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori;
  • gli organi di vigilanza e le procedure ispettive;
  • soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D. Lgs. n.81/2008: compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa;
  • delega di funzioni;
  • la responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa;
  • la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica ex del D. Lgs. n.231/2001 e s.m.i.;
  • i sistemi di qualificazione delle imprese e la patente a punti in edilizia.

4

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA:

  • modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 30, D. Lgs. n.81/2008);
  • gestione della documentazione tecnico amministrativa;
  • obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione;
  • organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze,
  • modalità di organizzazione e di esercizio della funzione di vigilanza delle attività lavorative e in ordine all’adempimento degli obblighi previsti al comma 3 bis dell’art. 18 del D. Lgs. n.81/2008;
  • il ruolo del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione.

4

INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI:

  • criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi;
  • il rischio da stress lavoro-correlato;
  • il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale;
  • il rischio interferenziale e la gestione del rischio nello svolgimento di lavori in appalto;
  • le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio,
  • la considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti;
  • dispositivi di protezione individuale;
  • la sorveglianza sanitaria.

4

COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI:

  • competenze relazionali e consapevolezza del ruolo;
  • importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali strumenti di conoscenza della realtà aziendale;
  • tecniche di comunicazione;
  • lavoro di gruppo e gestione dei conflitti;
  • consultazione partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

4

DURATA TOTALE

16

Titolo: Piattaforme di lavoro mobili elevabilimacchina mobile destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, poste ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l’intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio.

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n.81/2008);
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche;
  • componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile;
  • dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione;
  • controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali;
  • DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino di trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma;
  • modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azioname manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro;
  • procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza.

3

  • Modulo pratico specifico:

 

3.1 Modulo pratico per PLE che operano su stabilizzatori:

  • individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento;
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione;
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni della PLE;
  • Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa dí forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.);
  • Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno;
  • Posizionamento della PLE sul luogo di lavoro: delimitazione dell’area dì lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, posizionamento stabilizzatori e livellamento;
  • Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota;
  • Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota;
  • Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie).

4

3.2 Modulo pratico per PLE che possono operare senza stabilizzatori:

  • individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento.
  • Dispositivi di comando e dì sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi dí sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della PLE.
  • Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno.
  • Movimentazione e posizionamento della PLE: spostamento della PLE sul luogo di lavoro e delimitazione dell’area di lavoro.
  • Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota.
  • Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota.
  • Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie).

4

3.3 Modulo pratico ai fini dell’abilitazione all’uso sia di PLE con stabilizzatori che di PLE senza stabilizzatori:

  • Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della PLE.
  • Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.).
  • Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno.
  • Movimentazione e posizionamento della PLE: delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, spostamento della PLE sul luogo di lavoro, posizionamento stabilizzatori e livellamento.
  • Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota.
  • Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota.
  • Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie).

6

DURATA TOTALE

8/10

Titolo: Gru per autocarrogru a motore comprendente una colonna, che ruota intorno ad una base ed un gruppo bracci che è applicato alla sommità della colonna. La gru è montata di regola su un veicolo (eventualmente su un rimorchio, su una trattrice o su una base fissa) ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo.

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di gru per autocarro.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro per le operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008);
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru per autocarro con riferimento alla posizione dì installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle configurazioni in funzione degli accessori installati.
  • Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo, oltre alla valutazione dei necessari attributi che consentono il mantenimento dell’insieme gru con carico appeso in condizioni di stabilità.
  • Condizioni di stabilità di una gru per autocarro: fattori ed elementi che influenzano la stabilità.
  • Caratteristiche principali e principali componenti delle gru per autocarro.
  • Tipi di allestimento e organi di presa.
  • Dispositivi di comando a distanza,
  • Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione delle gru per autocarro.
  • Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore.
  • Principi dì funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di controllo.
  • Principi generali per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione deí rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle gru per autocarro (caduta del carico, perdita di stabilità della gru per autocarro, urto di persone con il carico o con la gru, rischi connessi con l’ambiente, quali vento, ostacoli, linee elettriche, ecc., rischi connessi alla non corretta stabilizzazione).
  • Segnaletica gestuale.

3

  • Modulo pratico:
  • Individuazione dei componenti strutturali: base, telaio e controtelaio, sistemi di stabilizzazione, colonna, gruppo bracci.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando (comandi idraulici e elettroidraulici, radiocomandi) e loro funzionamento (spostamento, posizionamento ed operatività), identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru per autocarro e dei componenti accessori, deì dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza, previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni dell’attrezzatura. Manovre della gru per autocarro senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate.
  • Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (struttura di sollevamento e stabilizzatori).
  • Pianificazione delle operazioni del sollevamento: condizioni del sito di lavoro (pendenze, condizioni del piano di appoggio), valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, configurazione della gru per autocarro, sistemi di imbracatura, ecc..
  • Posizionamento della gru per autocarro sul luogo di lavoro: posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru. Procedure per la messa in opera di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc…
  • Esercitazione di pratiche operative:
  •   effettuazione dì esercitazioni di presa/aggancio del carico per ii controllo della rotazione, dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico. Operazioni in prossimità di ostacoli fissi o altre gru (interferenza). Movimentazione di carichi di uso comune e carichi di forma particolare quali: carichi lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di grandi dimensioni. Manovre di precisione per il sollevamento, il rilascio ed il posizionamento dei carichi in posizioni visibili e non visibili.
  •   utilizzo di accessori di sollevamento diversi dal gancio (polipo, benna, ecc.). Movimentazione di carichi con accessori di sollevamento speciali. Imbracature di carichi.
  • Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero del carico.
  • Prove di comunicazione con segnali gestuali e via radio.
  • Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori, indicatori e di posizione.
  • Esercitazioni sull’uso sicuro, gestione di situazioni di emergenza e compilazione del registro di controllo.
  • Messa a riposo della gru per autocarro: procedure per il rimessaggio di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc…

8

DURATA TOTALE

12

Titolo: Gru a torregru a braccio orientabile, con il braccio montato sulla parte superiore di una torre che sta approssimativamente in verticale nella posizione di lavoro.

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di gru a torre.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • Cenni di normativa generale in materia di igiene e
  • sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature dì lavoro (D.Lgs. n. 81/2008).);
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • Norme generali di utilizzo della gru a torre: ruolo dell’operatore rispetto agli altri soggetti (montatori, manutentori, capo cantiere, ecc.). Limiti di utilizzo dell’attrezzatura tenuto conto delle sue caratteristiche e delle sue condizioni di installazione. Manovre consentite tenuto conto delle sue condizioni di installazione (zone interdette, interferenze, ecc.). Caratteristiche dei carichi (massa, forma, consistenza, condizioni di trattenuta degli elementi del carico, imballaggi, ecc.).
  • Tipologie di gru a torre: i vari tipi di gru a torre e descrizione delle cara generali e specifiche.
  • Principali rischi connessi all’impiego di gru a torre: caduta del carico, rovesciamento della gru, urti delle persone con il carico o con elementi mobili della gru a torre, rischi legati all’ambiente (vento, ostacoli, linee elettriche, ecc.), rischi legati all’uso delle diverse forme di energia (elettrica, idraulica, ecc.).
  • Nozioni elementari di fisica: nozioni di base per la valutazione dei carichi movimentati nei cantieri, condizioni di equilibrio di un corpo.
  • Tecnologia delle gru a torre: terminologia, caratteristiche generali e principali componenti delle gru a torre. Meccanismi, loro caratteristiche, loro funzione e principi di funzionamento.
  • Componenti strutturali: torre, puntoni, braccio, controbraccio, tiranti, struttura di base, struttura di fondazione, sostegno della cabina, portaralla e ralla.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione (limitatori di carico e di momento, limitatori di posizione, ecc.).
  • Le condizioni di equilibrio delle gru a torre: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. Diagrammi di carico forniti dal fabbricante. Gli ausili alla conduzione della gru (anemometro, indicatori di carico e altri indicatori, ecc.).
  • L’installazione della gru a torre: informazioni generali relative alle condizioni di

installazione (piani di appoggio, ancoraggi, contrappesi, ecc.). Mezzi per impedire l’accesso a zone interdette (illuminazione, barriere, ecc.).

  • Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi (della gru, dell’appoggio, delle vie di traslazione, ove presenti) e funzionali.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza della gru a torre: Operazioni di messa in servizio (blocco del freno di rotazione, sistemi di ancoraggio e di blocco, ecc.). Verifica del corretto funzionamento dei freni e dei dispositivi di sicurezza. Valutazione della massa totale del carico. Regole di corretto utilizzo di accessori di sollevamento (brache, sollevamento travi, pinze, ecc.). Valutazione delle condizioni meteorologiche. La comunicazione coni segni convenzionali o altro sistema di comunicazione (audio, video, ecc.). Modalità di esecuzione delle manovre per lo spostamento del carico con la precisione richiesta (posizionamento e bilanciamento del carico, con la minima oscillazione possibile, ecc.). Operazioni vietate. Operazioni di fine utilizzo (compresi lo sblocco del freno di rotazione e l’eventuale sistemazione di sistemi di ancoraggio e di blocco). Uso della gru secondo le condizioni d’uso previste dal fabbricante.
  • Manutenzione della gru a torre: controlli visivi della gru e delle proprie apparecchiature per rilevare le anomalie e attuare i necessari interventi (direttamente o attraverso il personale di manutenzione e/o l’assistenza tecnica). Semplici operazioni di manutenzione (lubrificazione, pulizia di alcuni organi o componenti, ecc.).

7

  • Modulo pratico:

 

    • Modulo pratico – gru a rotazione in basso
  • Individuazione dei componenti strutturali: torre, puntoni, braccio, tiranti, struttura di base, struttura di fondazione, portaralla e rafia.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru. Diagrammi di carico. Prove dei dispositivi di ausilio alla conduzione e dei dispositivi dì sicurezza (anemometro, indicatori di carico e altri indicatori, limitatoti di carico e di momento, dispositivi asti-interferenza, ecc.). Condizioni di installazione (piani di appoggio, ancoraggi, contrappesi, barriere contro l’accesso a zone interdette).
  • Utilizzo della gru a torre: operazioni di messa in servizio (blocco del freno di rotazione, sistemi di ancoraggio e di blocco, ecc.). Verifica del corretto funzionamento dei freni e dei dispositivi di sicurezza. Valutazione della massa totale del carico. Utilizzo di accessori dì sollevamento (brache, sollevamento travi, pinze, ecc.). Esecuzione delle manovre per lo spostamento del carico con la precisione richiesta (posizionamento e bilanciamento del carico, con la minima oscillazione possibile, ecc.). Uso dei comandi posti su pulsantiera pensile. Uso dei comandi posti su unità radio-mobile. Uso accessori d’imbracatura, sollevamento e sgancio dei carichi. Spostamento del carico attraverso ostacoli fissi, e aperture, avvicinamento e posizionamento al suolo e su piani rialzati. Arresto della gru sul luogo di lavoro (messa fuori servizio in caso d’interruzione dell’esercizio normale). Controlli giornalieri dellà gru a torre, prescrizioni operative per la messa fuori servizio e misure precauzionali in caso di avverse condizioni meteorologiche.
  • Operazioni di fine-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru. Posizionamento del carrello e del gancio di sollevamento. Sblocco del freno di rotazione. Sistemi di ancoraggio e dì blocco. Sezionamento dell’alimentazione elettrica.

4

    • Modulo pratico – gru a rotazione in alto
  • Individuazione dei componenti strutturali: torre, puntoni, braccio, controbraccio, tiranti, struttura di base, struttura di fondazione, sostegno della cabina, portaralla e rafia, vie di traslazione (per gru traslanti).
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi dí sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru, Diagrammi di carico. Prove dei dispositivi di ausilio alla conduzione e dei dispositivi di sicurezza (anemometro, indicatori di carico e altri indicatori, limitatori di carico e di momento, dispositivi anti-interferenza, ecc.). Condizioni di installazione (piani di appoggio, ancoraggi, contrappesi, barriere contro l’accesso a zone interdette).
  • Utilizzo della gru a torre: operazioni di messa in servizio (blocco del freno di rotazione, sistemi di ancoraggio e di blocco, ecc.). Verifica del corretto funzionamento deì freni e dei dispositivi di sicurezza. Accesso alla cabina. Valutazione della massa totale del carico. Utilizzo di accessori di sollevamento (brache, sollevamento travi, pinze, ecc.). Esecuzione delle manovre per Io spostamento del carico con la precisione richiesta (posizionamento e bilanciamento del carico, con la minima oscillazione possibile, ecc.). Uso dei comandi posti su pulsantiera pensile. Uso dei comandi posti su unità radio-mobile. Uso accessori d’imbracatura, sollevamento e sgancio dei carichi. Spostamento del carico attraverso ostacoli fissi e aperture, avvicinamento e posizione al suolo e su piani rialzati. Arresto della gru sul luogo di lavoro (messa fuori servizio in caso d’interruzione dell’esercizio normale). Controlli giornalieri della gru, prescrizioni operative per la messa fuori servizio e misure precauzionali in caso di avverse condizioni meteorologiche.
  • Operazioni di fine-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru. Posizionamento del carrello e del gancio di sollevamento. Sblocco del freno di rotazione. Sistemi di ancoraggio e di blocco. Sezionamento dell’alimentazione elettrica.

4

    • Modulo pratico ai fini dell’abilitazione alla conduzione sia di gru a rotazione in basso che di gru a rotazione in alto
  • Individuazione dei componenti strutturali: torre, puntoni, braccio, controbraccio tiranti, struttura dì base, struttura di fondazione, sostegno della cabina, portaralla e ralla, vie di traslazione (per gru traslanti).
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru. Diagrammi dí carico. Prove dei dispositivi di ausilio alla conduzione e dei dispositivi di sicurezza (anemometro, indicatori di carico e altri indicatori, limitatori di carico e di momento, dispositivi anti-interferenza, ecc.). Condizioni di installazione (piani di appoggio, ancoraggi, contrappesi, barriere contro l’accesso a zone interdette).
  • Utilizzo della gru a torre: operazioni di messa in servizio (blocco del freno di rotazione, sistemi di ancoraggio e di blocco, ecc.). Verifica del corretto funzionamento dei freni e dei dispositivi di sicurezza. Accesso alla cabina. Valutazione della massa totale del carico. Utilizzo di accessori di sollevamento (brache, sollevamento travi, pinze, ecc.). Esecuzione delle manovre per Io spostamento del carico con la precisione richiesta (posizionamento e bilanciamento del carico, con la minima oscillazione possibile, ecc.). Uso dei comandi posti su pulsantiera pensile. Uso dei comandi posti su unità radio-mobile. Uso accessori d’imbracatura, sollevamento e sgancio dei carichi. Spostamento del carico attraverso ostacoli fissi e aperture, avvicinamento e posizionamento al suolo e su piani rialzati. Arresto della gru sul luogo di lavoro (messa fuori servizio in caso d’interruzione dell’esercizio normale). Controlli giornalieri della gru a torre, prescrizioni operative per la messa fuori servizio e misure precauzionali in caso di avverse condizioni meteorologiche.
  • Operazioni di fine-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru, dei dispositivi di comando e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della gru. Posizionamento del carrello e del gancio di sollevamento. Sblocco del freno di rotazione. Sistemi di ancoraggio e di blocco. Sezionamento dell’alimentazione elettrica.

6

DURATA TOTALE

12/14

Titolo: Gru Mobili autogru a braccio in grado di spostarsi con carico o senza carico senza bisogno di vie di corsa fisse e che rimane stabile per effetto della gravità.

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di gru mobili.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008);
  • responsabilità dell’operatore.

1

  • Modulo tecnico:
  • Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru mobili, loro movimenti e loro equipaggiamenti di sollevamento.
  • Principali rischi e loro cause:
  • Caduta o perdita del carico;
  • Perdita di stabilità dell’apparecchio;
  • Investimento di persone da parte del carico o dell’apparecchio;
  • Rischi connessi con l’ambiente (caratteristiche del terreno, presenza di vento, ostacoli, linee elettriche, ecc.);
  • Rischi connessi con l’energia di alimentazione utilizzata (elettrica, idraulica, pneumatica);
  • Rischi particolari connessi con utilizzazioni speciali (lavori marittimi o fluviali, lavori ferroviari, ecc.);
  • Rischi associati ai sollevamenti multipli.
  • Nozioni elementari di fisica per poter stimare la massa di un carico e per poter

apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo.

  • Principali caratteristiche e componenti delle gru mobili.
  • Meccanismi, loro caratteristiche e loro funzioni.
  • Condizioni di stabilità di una gru mobile: fattori ed elementi che influenzano la

stabilità.

  • Contenuti della documentazione e delle targhe segnaletiche in dotazione della gru.
  • Utilizzo dei diagrammi e delle tabelle di carico del costruttore.
  • Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori ed

indicatori.

  • Principi generali per il posizionamento, la stabilizzazione ed il ripiegamento della gru.
  • Segnaletica gestuale.

6

  • Modulo pratico:
  • Funzionamento di tutti i comandi della gru per il suo spostamento, il suo posizionamento e per la sua operatività.
  • Test di prova dei dispositivi di segnalazione e di sicurezza.
  • Ispezione della gru, dei circuiti di alimentazione e di comando, delle funi e dei componenti.
  • Approntamento della gru per il trasporto o lo spostamento.
  • Procedure per la messa in opera e il rimessaggio di accessori, bozzelli, stabilizzatori, contrappesi, jib, ecc..
  • Esercitazioni di pianificazione dell’operazione di sollevamento tenendo conto delle condizioni del sito di lavoro, la configurazione della gru, i sistemi di imbracatura, ecc..
  • Esercitazioni di posizionamento e messa a punto della gru per !e operazioni dí

sollevamento comprendenti: valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, adeguatezza del terreno di supporto della gru, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru,
posizionamento del braccio nella estensione ed elevazione appropriata.

  • Manovre della gru senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole

e combinate e spostamento con la gru nelle configurazioni consentite.

  • Esercitazioni di presa del carico per il controllo della rotazione, dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico.
  • Traslazione con carico sospeso con gru mobili su pneumatici.
  • Operazioni in prossimità di ostacoli fissi o altre gru (interferenza).
  • Operazioni pratiche per proyare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori ed

indicatori.

  • Cambio di accessori di sollevamento e del numero di tiri.
  • Movimentazione di carichi di uso comune e carichi di forma particolare quali: carichi

lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di grandi dimensioni.

  • Movimentazione di carichi con accessori di sollevamento speciali.
  • Imbracatura dei carichi.,
  • Manovre di precisione per i! sollevamento, il rilascio ed il posizionamento dei carichi in posizioni visibili e non visibili.
  • Prove di comunicazione con segnali gestuali e via radio.
  • Esercitazioni sull’uso sicuro, prove, manutenzione e situazioni di emergenza

(procedure di avvio e arresto, fuga sicura, ispezioni regolari e loro registrazioni, tenuta del registro di controllo, controlli giornalieri richiesti dal manuale d’uso, controlli pre-operativi quali: ispezioni visive, lubrificazioni, controllo livelli, prove degli indicatori, allarmi, dispositivi di avvertenza, strumentazione).

7

DURATA TOTALE

14

Titolo: Gru Mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile – Modulo Aggiuntivo (aggiuntivo al corso base)

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di gru mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo teorico:
  • Principali caratteristiche e componenti delle gru mobili con falcone telescopico o brandeggiabile.
  • Meccanismi, loro caratteristiche e loro funzioni.
  • Condizioni di stabilità di una gru con falcone telescopico o brandeggiabile: fattori ed elementi che influenzano la stabilità.
  • Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione della gru con falcone telescopico o brandeggiabile.
  • Utilizzo dei diagrammi e delle tabelle di carico del costruttore.
  • Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori ed indicatori.
  • Principi generali per il posizionamento, la stabilizzazione ed il ripiegamento della gru con falcone telescopico o brandeggiabile.

4

  • Modulo pratico:
  • Funzionamento di tutti i comandi della gru con falcone telescopico o brandeggiabile per il suo spostamento, il suo posizionamento e per la sua operatività.
  • Test di prova dei dispositivi di segnalazione e di sicurezza.
  • Approntamento della gru con falcone telescopico o brandeggiabile per il trasporto o lo spostamento.
  • Procedure per la messa in opera e il rimessaggio delle attrezzature aggiuntive.
  • Esercitazioni di pianificazione del sollevamento tenendo conto delle condizioni del sito di lavoro, la configurazione della gru, i sistemi di imbracatura, ecc..
  • Esercitazioni di posizionamento e messa a punto della gru con falcone telescopico o brandeggiabile per prove di sollevamento comprendenti: determinazione del raggio, posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, posizionamento del braccio con attrezzature aggiuntive nella estensione ed elevazione appropriata.
  • Manovre della gru con falcone telescopico ò brandeggiabile senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate e spostamento con la gru nelle configurazioni consentite.
  • Esercitazioni di presa del carico per il controllo della rotazione, dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico.
  • Traslazione con carico sospeso con gru con falcone telescopico o brandeggiabile su pneumatici.
  • Operazioni in prossimità di ostacoli fissi o altre gru (interferenza).
  • Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori ed indicatori.
  • Movimentazione di carichi di uso comune e carichi di forma particolare quali: carichi lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di grandi dimensioni.

4

DURATA TOTALE

8

Titolo: Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008).
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • Tipologie e caratteristiche dei vari tipi di veicoli per il trasporto interno: dai transpallet manuali ai carrelli elevatori frontali a contrappeso.
  • Principali rischi connessi all’impiego di carrelli semoventi: caduta del carico,rovesciamento, ribaltamento, urti delle persone con il carico o con elementi mobili del carrello, rischi legati all’ambiente (ostacoli, linee elettriche, ecc.), rischi legati all’uso delle diverse forme di energia (elettrica, idraulica, ecc.).
  • Nozioni elementari dì fisica: nozioni di base per la valutazione dei carichi movimentati, condizioni di equilibrio di un corpo. Stabilità (concetto del baricentro del carico e della leva di primo grado). Linee di ribaltamento. Stabilità statica e dinamica e influenza dovuta alla mobilità del carrello e dell’ambiente di lavoro (forze centrifughe e d’inerzia). Portata del carrello elevatore.
  • Tecnologia dei carrelli semoventi: terminologia, caratteristiche generali e principali componenti. Meccanismi, loro caratteristiche, loro funzione e principi di funzionamento.
  • Componenti principali: forche e/o organi di presa (attrezzature supplementari, ecc.). Montanti di sollevamento (simplex – duplex – triplex – quadruplex – ecc., ad alzata libera e non). Posto di guida con descrizione del sedile, degli organi di comando (leve, pedali, piantone sterzo e volante, freno di stazionamento, interruttore generale a chiave, interruttore d’emergenza), dei dispositivi di segnalazione (clacson, beep di retromarcia, segnalatori luminosi, fari di lavoro, ecc.) e controllo (strumenti e spie di funzionamento). Freni (freno di stazionamento e di servizio). Ruote e tipologie di gommature: differenze per i vari tipi di utilizzo, ruote sterzanti e motrici. Fonti di energia (batterie di accumulatori o motori endotermici). Contrappeso.
  • Sistemi di ricarica batterie: raddrizzatori e sicurezze circa le modalità di utilizzo anche ín relazione all’ambiente.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi dì comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Sistemi di protezione attiva e passiva.
  • Le condizioni di equilibrio: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. Portate (nominale/effettiva). Illustrazione e lettura delle targhette, tabelle o diagrammi di portata nominale ed effettiva. Influenza delle condizioni di utilizzo sulle caratterisctiche nominali di portata. Gli ausili alla conduzione (indicatori di carico e altri indicatori, ecc…)
  • Controlli e manutenzioni: verifiche giornaliere e periodiche (stato generale e prova, montanti, attrezzature, posto di guida, freni, ruote e sterzo, batteria o motore, dispositivi di sicurezza). Illustrazione dell’importanza di un corretto utilizzo dei manuali di uso e manutenzione a corredo del carrello.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli semoventi: procedure di movimentazione. Segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro. Procedura dì sicurezza durante la movimentazione e io stazionamento del mezzo. Viabilità: ostacoli, percorsi pedonali, incroci, strettoie, portoni, varchi, pendenze, ecc.. Lavori in condizioni particolari owero all’esterno, su terreni scivolosi e su pendenze e con scarsa visibilità. Nozioni di guida. Norme sulla circolazione, movimentazione dei carichi, stoccaggio, ecc.. Nozioni sui possibili rischi per la salute e la sicurezza collegati alla guida del carrello ed in particolare ai rischi riferibili:
  • all’ambiente di lavoro;
  • al rapporto uomo/macchina;
  • allo stato di salute del guidatore.

Nozioni sulle modalità tecniche, organizzative e comportamentali e di protezione personale idonee a prevenire i rischi.

7

  • Modulo pratico specifico:

 

    • Modulo pratico: carrelli industriali semoventi
  • Illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze.
  • Manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello.
  • Guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.).

4

    • Modulo pratico: carrelli semoventi a braccio telescopico
  • Illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze.
  • Manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello.
  • Guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.).

4

    • Modulo pratico: carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi
  • Illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze.
  • Manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello.
  • Guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.).

4

    • Modulo pratico: carrelli industriali semoventi, cerralli semoventi a braccio telescopico e carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi
  • Illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze.
  • Manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni dí uso dei carrello.
  • Guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.).

8

DURATA TOTALE

12/16

Titolo: Trattori agricoli o forestali

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento all’uso di attrezzature di lavoro semoventi con operatore a bordo (D.Lgs. n. 81/2008).
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • Categorie di trattori: i vari tipi dì trattori a ruote e a cingoli e descrizione delle

caratteristiche generali e specifiche.

  • Componenti principali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici, impianto idraulico, impianto elettrico.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali.
  • DPI specifici da utilizzare con i trattori: dispositivi di protezione dell’udito, dispositivi

di protezione delle vie respiratorie, indumenti di protezione contro il contatto da prodotti antiparassitari, ecc..

  • Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti

nell’utilizzo dei trattori (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc). Avviamento, spostamento, collegamento alla macchina operatrice, azionamenti e manovre.

2

  • Moduli pratici specifici:

 

    • Modulo pratico per trattori a ruote
  • Individuazione dei componenti principali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi dì sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali del trattore, dei dispositivi dí comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di campo: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e condizioni del terreno.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di guida e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida del trattore su terreno in piano con istruttore sul sedile del passeggero. Le esercitazioni devono prevedere:
  • guida del trattore senza attrezzature;
  • manovra di accoppiamento di attrezzature portate semiportate e trainate;
  • guida con rimorchio ad uno e due assi;
  • guida del trattore in condizioni dì carico laterale (es. con decespugliatore a braccio articolato);
  • guida del trattore in condizioni di carico anteriore (es. con caricatore frontale);
  • guida del trattore in condizioni dì carico posteriore.
  • Guida del trattore in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • guida del trattore senza attrezzature;
  • guida con rimorchio ad uno e due assi dotato di dispositivo di frenatura compatibile con il trattore;
  • guida del trattore in condizioni di carico laterale (es. lavorazione con decespugliatore a braccio articolato avente caratteristiche tecniche compatibili con il trattore);
  • guida del trattore in condizioni di carico anteriore (es. lavorazione con caricatore frontale avente caratteristiche tecniche compatibili con il trattore);
  • guida del trattore in condizioni di carico posteriore.
  • Messa a riposo del trattore: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

5

    • Modulo pratico per trattori a cingoli
  • Individuazione deì componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali del trattore, dei dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di campo: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e condizioni del terreno.
  • Esercitazioni dì pratiche operative: tecniche di guida e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida del trattore su terreno in piano. Le esercitazioni devono prevedere:
  • guida del trattore senza attrezzature;
  • manovra di accoppiamento di attrezzature portate semiportate e trainate;
  • guida con rimorchio ad uno e due assi;
  • guida del trattore in condizioni di carico laterale (es. con decespugliatore a braccio articolato);
  • guida del trattore in condizioni di carico posteriore.
  • Guida del trattore in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • guida del trattore senza attrezzature;
  • guida con rimorchio ad uno e due assi;
  • guida del trattore in condizioni di carico laterale (es. lavorazione con decespugliatore a braccio articolato);
  • guida del trattore in condizioni di carico posteriore.
  • Messa a riposo del trattore: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

5

DURATA TOTALE

8

Titolo: Escavatori, pale caricatrici frontali, terne e autoribaltabili a cingoli.

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di escavatori, pale caricatrici frontali, terne e autoribaltabili a cingoli.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento all’uso di attrezzature di lavoro semoventi con operatore a bordo (D.Lgs. n. 81/2008).
  • responsabilità dell’operatore

1

  • Modulo tecnico:
  • Categorie di attrezzature: i vari tipi di macchine movimento terra e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche, con particolare riferimento a escavatori, caricatori, terne e autoribaltabili a cingoli.
  • Componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, circuiti di comando, impianto idraulico, impianto elettrico (ciascuna componente riferita alle attrezzature oggetto del corso).
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Visibilità dell’attrezzatura e identificazione delle zone cieche, sistemi di accesso.
  • Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali ad inizio ciclo di lavoro.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nel ciclo base delle attrezzature (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc). Avviamento, spostamento, azionamenti, manovre, operazioni con le principali attrezzature di lavoro. Precauzioni da adottare sull’organizzazione dell’area di scavo o lavoro.
  • Protezione nei confronti degli agenti fisici: rumore, vibrazioni al corpo intero ed al sistema mano-braccio.

3

  • Moduli pratici specifici:

 

    • Modulo pratico per escavatori idraulici
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione, conoscenza dei patte.rn di comando.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della macchina, dei dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di campo: accesso, sbancamento, livellamento, scavo offset, spostamento in pendenza a vuoto ed a carico nominale. Operazioni di movimentazione carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida dell’escavatore ruotato su strada. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida con attrezzature.
  • Uso dell’escavatore in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • esecuzione di manovre di scavo e riempimento;
  • accoppiamento attrezzature in piano e non;
  • manovre di livellamento;
  • operazioni di movimentazione carichi di precisione;
  • aggancio di attrezzature speciali e loro impiego.
  • Messa a riposo e trasporto dell’escavatore: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Salita sul carrellone di trasporto. Individuazione dei punti di aggancio per il sollevamento.

6

    • Modulo pratico per escavatori a fune
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiam azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della macchina, dei dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di campo: accesso, sbancamento, livellamento, scavo offset, spostamento in pendenza a vuoto ed a carico nominale. Operazioni di movimentazione carichi.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida dell’escavatore a ruote su strada. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida con attrezzature.
  • Uso dell’escavatore in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • manovre di scavo e riempimento;
  • accoppiamento attrezzature;
  • operazioni di movimentazione carichi di precisione;
  • aggancio di attrezzature speciali (benna mordente, magnete, ecc.) e loro impiego.
  • Messa a riposo e trasporto dell’escavatore: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Salita sul carrellone di trasporto. Individuazione dei punti di aggancio per il sollevamento.

6

    • Modulo pratico per caricatori frontali
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali del caricatore, dei dispositivi di comando e dí sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso, tipologia e condizioni del fondo. Operazioni di movimentazione e sollevamento carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Trasferimento stradale. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida con attrezzature.
  • Uso del caricatore in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • manovra di caricamento;
  • movimentazione carichi pesanti;
  • uso con forche o pinza.
  • Messa a riposo e trasporto del caricatore: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

6

    • Modulo pratico per terne
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della terna, dei dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di scavo e caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e condizioni del terreno, sbancamento, livellamento, scavo. Operazioni di movimentazione carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.
  • Esercitazioni dì pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida della tema su strada. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida con attrezzature.
  • Uso della terna. Le esercitazioni devono prevedere:
  • esecuzione di manovre dì scavo e riempimento;
  • accoppiamento attrezzature in piano e non;
  • manovre di livellamento;
  • operazioni di movimentazione carichi di precisione;
  • aggancio di attrezzature speciali (martello demolitore, pinza idraulica, trivella, ecc.) e loro impiego;
  • manovre di caricamento.
  • Messa a riposo e trasporto della terna: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

6

    • Modulo pratico per autoribaltabili a cingoli
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento.
  • Individuazione dei dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali dell’autoribaltabile, dei dispositivi di comando e di sicurezza
  • Pianificazione delle operazioni di caricamento, scaricamento e spargimento materiali: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso, tipologia e condizioni del fondo.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Trasferimento stradale. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida a pieno carico.
  • Uso dell’autoribaltabile in campo. Le esercitazioni devono prevedere:
  • manovre di scaricamento;
  • manovre di spargimento.
  • Messa a riposo dell’autoribaltabile: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

6

    • Modulo pratico per escavatori idraulici, caricatori frontali e terne
  • Individuazione dei componenti strutturali: struttura portante, organi di trasmissione, organi di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici.
  • Individuazione dei dispositivi di coniando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione, conoscenza dei pattern di comando.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali delle macchine, dei dispositivi di comando e di sicurezza.
  • Pianificazione delle operazioni di campo, scavo e caricamento: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso, tipologia e condizioni del fondo e del terreno, sbancamento, livellamento, scavo, scavo offset, spostamento in pendenza a vuoto ed a carico nominale. Operazioni di movimentazione e sollevamento carichi, manovra di agganci rapidi per attrezzi.
  • Esercitazioni di pratiche operative: tecniche di manovra e gestione delle situazioni di pericolo.
  • Guida degli escavatori idraulici, dei caricatori frontali e delle terne su strada. Le esercitazioni devono prevedere:
  • predisposizione del mezzo e posizionamento organi di lavoro;
  • guida con attrezzature.
  • Uso di escavatori idraulici, dei caricatori frontali e delle terne. Le esercitazioni devono prevedere:
  • esecuzione di manovre di scavo e riempimento;
  • accoppiamento attrezzature in piano e non;
  • manovre di livellamento;
  • operazioni di movimentazione carichi pesanti e di precisione;
  • uso con forche o pinza;
  • aggancio di attrezzature speciali (martello demolitore, pinza idraulica,
    trivella, ecc.) e loro impiego;
  • manovre di caricamento.
  • Messa a riposo e trasporto degli escavatori idraulici, dei caricatori frontali e delle terne: parcheggio e rimessaggio (ricovero) in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Salita sul carrellone di trasporto. Individuazione dei punti di aggancio per il sollevamento.

12

DURATA TOTALE

10/16

Titolo: Pompe per calcestruzzo

Scopo: il Corso si propone di fornire ai lavoratori soggetti a specifiche fonti di rischio la formazione necessaria per lo svolgimento in sicurezza della loro mansione.

Destinatari: addetti alla conduzione di pompe per calcestruzzo.

Argomenti trattati:

ORE

  • Modulo giuridico-normativo:
  • presentazione del corso;
  • cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori relativi ai cantieri temporanei o mobili (D.Lgs. n. 81/2008).
  • responsabilità dell’operatore.

1

  • Modulo tecnico:
  • Categorie di pompe: i vari tipi di pompe e descrizione delle caratteristiche generali é specifiche.
  • Componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei disposìtivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni.
  • Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle pompe (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, rischi dovuti ad urti e cadute a livello, rischio di schiacciamento, ecc.). Spostamento e traslazione posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, parcheggio ìn modo sicuro a fine lavoro.
  • Partenza dalla centrale di betonaggio, trasporto su strada, accesso al cantiere: caratteristiche tecniche del mezzo; controlli preliminari alla partenza; modalità di salita sul mezzo; norme di comportamento sulla viabilità ordinaria; norme di comportamento nell’accesso e transito in sicurezza in cantiere; DPI da utilizzare.
  • Norme di comportamento per le operazioni preliminari allo scarico: controlli su tubazioni e giunti; piazzamento e stabilizzazione del mezzo mediante stabilizzatori laterali e bolla di livello; sistemazione delle piastre ripartitrici; controllo di idoneità del sito dì scarico calcestruzzo; apertura del braccio della pompa.
  • Norme di comportamento per lo scarico del calcestruzzo: precauzioni da adottare per il pompaggio in presenza di linee elettriche, pompaggio in prossimità di vie di traffico; movimentazione del braccio della pompa mediante radiocomando; inizio del pompaggio; pompaggio del calcestruzzo.
  • Pulizia del mezzo: lavaggio tubazione braccio pompa, lavaggio corpo pompa.
  • Manutenzione straordinaria della pompa: verifica delle tubazioni di mandata, del sistema di pompaggio e della tramoggia.

6

  • Modulo pratico:
  • Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, sistemi di collegamento.
  • Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
  • Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della pompa, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni della pompa.
  • Controlli preliminari alla partenza: pneumatici, perdite olio, bloccaggio terminale in gomma, bloccaggio stabilizzatori, bloccaggio sezioni del braccio della pompa.
  • Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno.
  • Norme di comportamento sulla viabilità ordinaria.
  • Controllo idoneità sito di scarico calcestruzzo: costatazione di presenza di terreno cedevole, dell’idoneità della distanza da eventuali scavi, idoneità pendenza terreno.
  • Posizionamento e stabilizzazione del mezzo: delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, piazzamento mediante stabilizzatori laterali e bolla di livello in modalità standard e con appoggio supplementare per terreno di modesta portanza.
  • Sistemazione delle piastre ripartitrici.
  • Modalità di salita e discesa dal mezzo.
  • Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione dì esercitazioni osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della pompa in quota.
  • Controlli preliminari allo scarico/distribuzione del calcestruzzo su tubazioni e giunti.
  • Apertura del braccio della pompa mediante radiocomando: precauzioni da adottare.
  • Movimentazione del braccio della pompa mediante radiocomando per raggiungere il sito di scarico (simulazione per scarico in parete e pilastro).
  • Simulazione scarico/distribuzione calcestruzzo in presenza di linee elettriche, in prossimità di vie di traffico: precauzioni da adottare.
  • Inizio della pompata: simulazione metodologia dì sblocco dell’intasamento della pompa in fase di partenza.
  • Pompaggio del calcestruzzo: precauzioni da adottare.
  • Chiusura braccio: precauzioni da adottare.
  • Pulizia ordinaria del mezzo al termine dello scarico: lavaggio tubazione braccio pompa, lavaggio corpo pompa, riassetto finale.
  • Manutenzione straordinaria della pompa: verifica delle tubazioni di mandata, del sistema di pompaggio e della tramoggia.
  • Messa a riposo della pompa a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato.

7

DURATA TOTALE

14

PROGETTI DI FORMAZIONE
“FORMAZIONE SPECIFICA DELLE SQUADRE AZIENDALI DI PRIMO SOCCORSO, DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO E DI GESTIONE DELLE EMERGENZE”

Titolo:  Il Primo Soccorso in azienda – Aziende di classe A – corso completo (16 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Pronto Soccorso.

Argomenti trattati:

ORE

  • Allertare il sistema di soccorso.
  • Riconoscere un’emergenza sanitaria.
  • Attuare gli interventi di primo soccorso.

4

  • Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro.
  • Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro.

4

  • Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta.

4

  • Acquisire capacità di intervento pratico.

4

TOTALE

16

Titolo:  Il Primo Soccorso in azienda – Aziende di classe B – corso completo (12 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Pronto Soccorso.

Argomenti trattati:

ORE

  • Allertare il sistema di soccorso.
  • Riconoscere un’emergenza sanitaria.
  • Attuare gli interventi di primo soccorso.

4

  • Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro.
  • Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro.

4

  • Acquisire capacità di intervento pratico.

4

TOTALE

12

Titolo:  Il Primo Soccorso in azienda – Aziende di classe A – aggiornamento triennale della parte pratica (8 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Pronto Soccorso.

Argomenti trattati:

ORE

  • Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta.
  • Acquisire capacità di intervento pratico (parte I).

4

  • Acquisire capacità di intervento pratico  (parte II).

4

TOTALE

8

Titolo:  Il Primo Soccorso in azienda – Aziende di classe B – aggiornamento triennale della parte pratica (4 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Pronto Soccorso.

Argomenti trattati:

ORE

  • Acquisire capacità di intervento pratico.

4

TOTALE

4

Titolo:  La prevenzione degli incendi e la lotta antincendio – attività a rischio di incendio BASSO – corso completo (4 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Lotta Antincendio.

Argomenti trattati:

ORE

  • L’INCENDIO E LA PREVENZIONE (1 ORA)
  • Principi della combustione;
  • prodotti della combustione;
  • sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio,
  • effetti dell’incendio sull’uomo;
  • divieti e limitazioni di esercizio;
  • misure comportamentali.
  • PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (1 ORA)
  • Principali misure di protezione antincendio;
  • evacuazione in caso di incendio;
  • chiamata dei soccorsi.
  • ESERCITAZIONI PRATICHE (2 ORE)
  • Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili;
  • istruzioni sull’uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica.

4

TOTALE

4

Titolo:  La prevenzione degli incendi e la lotta antincendio – attività a rischio di incendio MEDIO – corso completo (8 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Lotta Antincendio.

Argomenti trattati:

ORE

  • L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI (2 ORE)
  • Principi sulla combustione e l’incendio;
  • le sostanze estinguenti;
  • triangolo della combustione;
  • le principali cause di un incendio;
  • rischi alle persone in caso di incendio;
  • principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi.
  • PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (2 ORE)
  • Le principali misure di protezione contro gli incendi;
  • vie di esodo;
  • procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme;
  • procedure per l’evacuazione;
  • rapporti con i vigili dei fuoco.

4

  • PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO (1 ORA)
  • Attrezzature ed impianti di estinzione;
  • sistemi di allarme;
  • segnaletica di sicurezza;
  • illuminazione di emergenza.
  • ESERCITAZIONI PRATICHE (3 ORE)
  • Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi;
  • presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale;
  • esercitazioni sull’uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti.

4

TOTALE

8

Titolo:  La prevenzione degli incendi e la lotta antincendio – attività a rischio di incendio ELEVATO

corso completo (16 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Lotta Antincendio

Argomenti trattati:

ORE

  • L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI
  • Principi sulla combustione;
  • le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro;
  • le sostanze estinguenti;
  • i rischi alle persone ed all’ambiente;
  • specifiche misure di prevenzione incendi; accorgimenti comportamentali per prevenire gli incendi;
  • l’importanza del controllo degli ambienti di lavoro;
  • l’importanza delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio.

4

  • LA PROTEZIONE ANTINCENDIO
  • Misure di protezione passiva;
  • vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti;
  • attrezzature ed impianti di estinzione;
  • sistemi di allarme;
  • segnaletica di sicurezza;
  • impianti elettrici di sicurezza;
  • illuminazione di sicurezza.

4

  • PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO
  • Procedure da adottare quando si scopre un incendio;
  • procedure da adottare in caso di allarme;
  • modalità di evacuazione;
  • modalità di chiamata dei servizi di soccorso;
  • collaborazione con i vigili del fuoco in caso di intervento;
  • esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali – operative.

4

  • ESERCITAZIONI PRATICHE
  • Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento;
  • presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute. etc.);
  • esercitazioni sull’uso delle attrezzature di spegnimento e di protezione individuale.

4

TOTALE

16

Titolo: La prevenzione degli incendi e la lotta antincendio – attività a rischio di incendio MEDIO – aggiornamento (5 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dal D.Lgs. 81/2008.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Lotta Antincendio  (AZIENDE RISCHIO INCENDIO MEDIO)

Argomenti trattati:

ORE

Durata 1 ora:
Combustione; sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio; effetti dell’incendio sull’uomo; divieti e
limitazioni d’esercizio; misure comportamentali.
Durata 1 ora:
Principali misure di protezione antincendio; evacuazione in caso di incendio; chiamata dei soccorsi.
Durata 3 ore:
Presa visione del registro della sicurezza antincendio e chiarimenti sugli estintori portatili; esercitazioni sull’uso degli estintori portatili modalità di utilizzo di idranti e naspi.

5

TOTALE

5

Titolo: La prevenzione degli incendi e la lotta antincendio – attività a rischio di incendio BASSO – aggiornamento (2 ore)

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dal D.Lgs. 81/2008.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Lotta Antincendio  (AZIENDE RISCHIO INCENDIO BASSO)

Argomenti trattati:

ORE

Presa visione del registro della sicurezza antincendio e chiarimenti sugli estintori portatili; istruzioni sull’uso
degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica.

2

TOTALE

2

Titolo: La gestione delle emergenze

Scopo: Il Corso si propone di fornire la necessaria formazione agli addetti designati dal Datore di Lavoro ai compiti specifici previsti dalla normativa vigente.

Destinatari: Responsabile ed Addetti al Servizio Emergenza.

Argomenti trattati:

ORE

  • Le possibili emergenze.
  • Le modalità di allarme.

2

  • I piani di emergenza e la documentazione necessaria.
  • Lo sfollamento di emergenza.

2

TOTALE

4